lunedì 25 settembre 2006

Giuliano Graziani - Jazz On Album - 2006


Questo CD rappresenta il lavoro svolto da docenti e allievi del Laboratorio musicale Jazz On, istituito dal 2000 ad Avezzano.
Registrato tre il 28 dicembre 2005 e il 21 marzo 2006.
Giuliano Graziani - chitarra
Fabrizio De Melis - violino
Patriks Burka - contrabbasso
Virgilio Venditti - basso elettrico
Mario Bisegna - chitarra elettrica
Walter Bellotta - batteria







Scott Dubois QUARTET

Scott Dubois QUARTET

Gebhard Ullmann - Tenor and Soprano Saxophone, Bass Clarinet (over 30 CDs released under his own name for the Soul Note, Between the Lines, Leo Records, 482 Music, and Songlines record labels)
Eivind Opsvik - Bass (Dec. 6 - Dec. 11) (Fresh Sound recording artist, recordings with Paul Motian, Bill Frisell, David Binney)
Thomas Morgan - Bass (Dec. 12 - Dec. 18) (Steve Coleman's bassist, Dave Binney's bassist, Joey Barron's bassist)
Jeff Davis - Drums (Performances with Chris Potter, Reggie Workman, Chris Speed, Art Lande, Tony Malaby, recordings on Fresh Sound Records)

Praised by The New York Times as a guitarist who “has begun to make waves” and a musician who has “exploratory yet melodic sensibilities, serious compositional ambitions, and cohesive looseness against complex subtleties,” guitarist Scott DuBois has spent the last fifteen years performing internationally at jazz clubs and festivals. Scott moved from the Chicago area to New York City in 1996 to be involved in the center of jazz and improvised music. During this time he has performed and/or recorded with musicians such as David Liebman, Chris Potter, and Tony Malaby, while also obtaining his Masters of Music degree from the Manhattan School of Music. In 2002, Scott performed his original compositions at Carnegie Hall and in 2005 he was selected as a semi-finalist in the prestigious Thelonious Monk International Jazz Competition. Scott has received critical acclaim from such prestigious publications as the New York Times, Jazz Times, All About Jazz, and Cadence Magazine as well as many other publications in The United States and Europe for his individual style of playing and composing.
The Scott DuBois Quintet began in 2000, performing Scott's original compositions. In 2002, Scott DuBois recorded his debut CD Monsoon for the Soul Note jazz record label with saxophonist David Liebman. The same group recorded their second CD Tempest in June of 2005 which was released in January 2007, also on the Soul Note record label. In May 2007, after a two week tour through Europe with his group, Scott DuBois will record his third CD for the Between the Lines record label which will be released in late 2007.
Scott DuBois currently resides in New York City and can be heard regularly at such legendary jazz clubs as the 55 Bar as well as at many jazz festivals and clubs internationally.

Blake Tartare Recensito sul Manifesto

IL MANIFESTO del 13 Dicembre 2006

Padova suona jazz
Le maglie meticce di Blake Tartare

Alessio Surian
Padova
Esiste uno sfondo integratore musicale capace di tenere insieme Jimmy Cliff, Fela Kuti, i canti dei pigmei, echi del sud-est asiatico e Duke Ellington? Non abbiate fretta di rispondere e, soprattutto, non fatelo prima di aver prestato orecchio al Blake Tartare, il quartetto che unisce l'energia e la versatilit` della giovane sezione ritmica danese trascinata dalle tastiere di Soeren Kjaergaard con le composizioni di Michael Blake e le sperimentazioni del suo tenore, gi` protagoniste con Lounge Lizards, Knitting Factory e Jazz Composer Collective. Se il contrabbasso di Jonas Westergaard rimane in qualsiasi contesto una bussola sicura, i muscoli e lo humour contagioso di Kersten Osgood alla batteria non permettono di dare per scontata neppure una nota. H una tentazione cui Enrico Rava, nel concerto di chiusura del festival +Padova suona Jazz;, non ha voluto sottrarsi, inventando nuovi riff, scambi con Blake, lasciando che i pistoni rilasciassero il lato piy lirico e dinamico della sua personale narrativa: una conversazione che il Blake Tartare ha accolto e rilanciato con entusiasmo mingusiano e linee di tenore memori di Booker Ervin.
Non si h trattato di una magia sonora isolata in una settimana ricca di quattordici concerti distribuiti fra sedi diverse in cui hanno dialogato almeno tre anime: le formazioni in trio, le ance, gli arrangiamenti cameristici. Quest'ultimo aspetto h frutto anche della collaborazione con il locale conservatorio di musica +Pollini; che ha messo a disposizione l'auditorium e l'Orchestra d'Archi, formazione che, nel concerto di apertura, Bruno Tommaso ha preso per mano e fatto incontrare con la Royal Big Band per interpretare tre sue composizioni centrate su melodie popolari: West Wind, Vento del Sud e Vento del Nord. L'articolata ed energetica gestualit` permette a Tommaso di imprimere, come direttore, subitanee accelerazioni e cambi di ritmo, terreno ideale per i lucidi soli di Marcello Tonolo. Altro sax soprano in evidenza h stato quello di Roberto Ottaviano, alla guida di un quartetto d'archi con Parrini, Botti, Majore e Maier che l'asseconda senza sbavature in un viaggio immaginario sulle coste del Mediterraneo e in un sentito omaggio a Lacy (+responsabile della mia conversione a questo tubo sonoro;), A Straight Silence. Dichiaratamente cameristico h anche il Chamber Trio di Giorgio Gaslini in cui l'intesa con il contrabbasso di Roberto Bonati e la batteria di Roberto Dani h tale da vedere spesso le indicazioni del leader anticipate dalla sezione ritmica, a conferma dell'affermazione del pianista: +scrivo sempre su misura per i musicisti con cui suono;, si tratti dell'arrangiamento di composizioni ispirate a paesi africani come Africa Libera, della piy astratta Suite Gestualica, o di originali accostamenti come quello fra la Sicilienne di Fauri e Light my Fire dei Doors.
Cuore del festival sono state le serate che hanno registrato il tutto esaurito al Teatro Verdi per il quartetto di Ornette Coleman e il quintetto di Dave Holland. Il gioco contrappuntistico e armolodico con il sax (ma anche con tromba e violino) di Coleman h ben assecondato dai riff accordali e dalle linee del contrabbasso di Tony Falanga e del basso elettrico di Al MacDowell, incalzati dalla verve percussiva di Denardo Coleman all'interno di un repertorio che sa pescare fra brani recenti e lontani, fino allo struggente bis Lonely Woman. Decisamente centrato sul presente e sui convincenti brani del nuovo cd Critical Mass, il set del quintetto di Holland, con il pianista Jason Moran a sostituire Steve Nelson, gi` protagonista proprio al Verdi di una precedente edizione del festival. The Eyes Have It e Easy Did It aprono il concerto proprio come il disco, ma dal vivo h il trombone di Robin Eubanks a prendere per primo la parola, lasciando poi al sax del collega la rabbia, la tristezza, ma anche una nota di speranza di chi rivede oggi New Orleans.

sabato 16 settembre 2006

Multimedia and Files

  • Ascolta i disco di Jazz OnGiuliano Graziani

  • Tony Scott su YouTube
  • Spartiti

    Clicca qui per aprire lo spartito di Just Enough for Jazz by Stochelo Rosemberg, trascrizione di Giuliano Graziani

    Guarda e ascolta il video E STUDIATI IL TEMA!


    Esercizi Scale Maggiori

    Scale maggiori: questi esercizi servono per migliorare la vostra tecnica sulle scale. Queste pagine sono state scritte in particolare per i chitarristi ma possono essere utili per tutti gli altri strumenti.

    Studiate lentamente. Per chi suona col plettro mantenete costante la pennata "giu su".

    Se avete domande scrivetemi pure o contattatemi ai numeri di jazz on (li trovate alla pagina contatti)

    Gliuliano Graziani


  • clicca per aprire gli esercizi per lo sviluppo delle scale maggiori by Giuliano Graziani Jazz On School